di Fedora Workstation, Server e dei suoi utenti

logo

Salve a tutti,

sono passato di recente a Fedora 21 e ho iniziato a seguire il Fedora Magazine, sito che ci tiene aggiornati sugli sviluppi di questa fantastica distribuzione.

Un post in particolare ha attirato la mia attenzione spingendomi a riprendere in mano questo blog: il 5tFTW di questa settimana (ovvero 5 things in Fedora This Week).

Questa settimana la rubrica fa chiarezza sulla nuova divisione di Fedora in tre rilasci – Server, Cloud e Workstaion.

Fedora Server: Is this for crazy people?

Questa la prima domanda: ha senso utilizzare Fedora, da sempre attenta a distribuire le ultime novità tecnologiche, su installazioni Server la cui principale caratteristica è, e deve essere, la stabilità del sistema?

La risposta, in breve, è che Fedora distribuisce le ultime novità ma pur sempre in versione stabile (e grazie al piffero…) e che per chi vuole tenersi aggiornato e preparato sulle ultime “tendenze” in fatto di virtualizzazione, networking e in generale tecnologie di basso livello ha in Fedora Server la scelta migliore.

Uhm, non mi occupo di Server, lascio ai lettori ogni eventuale considerazione.

Does Fedora Workstation mean Fedora is abandoning regular users?

Essì, perché non l’hanno chiamata Fedora Desktop ma Workstation. La differenza di focus non è casuale nè di poca importanza. Si punta non tanto all’utenza domestica (navigazione internet, visione filmati, gestione foto, pornazzi) quanto a chi col computer ci lavora, quindi principalmente sviluppatori software ma non solo.

Ora, prima di tutto bisogna dire una cosa: Fedora NON È MAI STATA una distribuzione desktop. Mai. E a dirla tutta sono pochissime le distribuzioni desktop nel panorama Linux (fattivamente Ubuntu, Linux Mint e Elementary OS). Per quanto ne so io Fedora è ed è sempre stata la versione di sviluppo di Red Hat, pensata per provare e sperimentare le nuove idee-tecnologie per poi poterle inserire pettinate e imbellettate nella distribuzione mamma. Ora ha questa nuova incarnazione di “Distro del fare”, bene, ottimo e abbondante. Approvo e sottoscrivo. Questo non significa che l’utente normale non possa usarla con soddisfazione, anzi. Solo, non si aspetti di essere coccolato come in altre distro: alla fine il regular user in Fedora è un second class citizen. Ma tutto sommato era così anche prima, quindi ben venga che si sia fatto chiarezza e si sia individuato con precisione l’utente tipo. So far so good.

Questo è quanto, se volete leggere il post originale fiondatevi qui.

Cheers e buone feste!

Questa voce è stata pubblicata in informatica, linux e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

3 risposte a di Fedora Workstation, Server e dei suoi utenti

  1. pigjuliux ha detto:

    Ottimo post, amo anch’io il Fedora Magazine e un giorno o l’altro mi piacerebbe pure farne uno interamente italiano.

    Su una cosa però non sono completamente d’accordo: Fedora non è proprio la versione di sviluppo di Red Hat. Certo, è sponsorizzata da tale azienda (riceve soldini, infrastrutture, persone), ma io la vedo più come una sorta di “progetto di ricerca”, una distro avveniristica che incorporta le novità per prima. I benefici infatti, raggiungono più velocemente le altre distro (chiediti ad esempio se Gnome Shell e systemd abbiano raggiunto prima OpenSuse oppure RHEL).

    Per l’utenza server, secondo me è opportuno operare delle distinzioni. Se la macchina in questione ha un’importanza vitale (deve stare accesa 24/24 senza “inceppamenti”), allora forse CentOs è più indicata. Quest’ultima distro supporta però poche architetture (forse addirittura solo la x86_64): su un serverino domestico, per questione di consumi preferirei una board tipo CubieTruck e la versione ARM di Fedora .

    P.S.: Sono contento di avere scoperto che su WordPress esiste un altro appasionato di Fedora come me :). Keep posting!

    • medeoTL ha detto:

      grazie per il tuo intervento, ribadisco la mia scarsa competenza in merito ai server. In effetti molte delle tecnologie ‘svezzate’ da Fedora arrivano prima a OpenSuse (altra grande distro), ma forse è semplicemente per una scelta maggiormente coraggiosa di Suse rispetto a redhat che per altro. Continuerò a scrivere senz’altro, anche se dopo le feste il tempo a disposizione sarà sempre minore purtroppo 🙂

  2. speedytux ha detto:

    Forse i regular users amerebbero Korora

Lascia un commento